Una sezione dedicata esclusivamente alle interviste ad importanti esponenti dei vari linguaggi noologici, artistici, letterari dell’età contemporanea: fotografi, pittori, scrittori, attori, scienziati, (artisti e intellettuali in senso ampio), che hanno lasciato il segno, e/o che, in questi anni, vanno aprendo percorsi decisivi ed importanti, nella Cultura, non solo italiana, ma anche internazionale. Questo vuole essere lo Specchio.
Simbolo collettivo legato alle varie fasi della Storia dell’umanità, caratterizzato da varie sfaccettature semantiche, lo specchio racchiude in sé infinite identità. Dal suggestivo significato di doppio, attribuitogli da Otto Rank all’interno degli studi antropologici e psicoanalitici, a quello artisticamente mitologico offerto dal Narciso caravaggesco, lo Specchio è emblema della brusca (o rassegnata) consapevolezza della scissione inevitabile che investe la coscienza dell’individuo. E’, più tautologicamente, il riflesso di un sé tradotto attraverso i ‘comici’ (sarebbe meglio definirli tragici) mascheramenti pirandelliani, o attraverso i profondi vuoti musiliani. E’ la voce interiore di Moravia, il grido primordiale di Munch, il flusso di coscienza joyciano, la confessione di Musset. E’ l’autoritratto dei grandi artisti.Ed è soprattutto smascheramento, arresa, dell’intellettuale, condizioni possibili solo nella disinibita riflessione sulla propria vita e sul proprio operato, civile e/o artistico.Da qui l’idea di creare, all’interno di biancoarte, una sezione che proponesse la misteriosa e affascinante dicotomia opera/vita.
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