
Salvatore Silvano Nigro è professore ordinario di Letteratura presso la IULM di Milano. E’ stato critico militante di «Paese Sera» e redattore, presso la casa editrice Laterza. Collabora al domenicale del «Sole 24 Ore». È stato fellow a I Tatti della Harvard University.
Ha insegnato a Parigi (alla Sorbonne e all’École Normale Supèrieur), a Tours (Université Rabelais), a New York (New York University), a Bloomington (Indiana University), a Pisa (Scuola Normale Superiore).
Nel 2002 la Chicago University gli ha conferito una laurea honoris ...

Viola Di Grado è nata a Catania e vive a Leeds. A 23 anni è già vincitrice del premio Campiello opera prima 2011 con il libro Settanta acrilico trenta lana (Edizioni e/0). Di lei Giulio Ferroni ne Il Manifesto scrive: "La ventitreenne Viola Di Grado, con Settanta acrilico trenta lana, ci dà una formidabile prova di scrittura: entro la rappresentazione di un mondo cupo e lacerato, tra malessere, degradazione, desiderio, rabbia verso il mondo che rovinosamente precipita".
Hai ...

La scena del lettore interpellato dal suo autore mentre si muove all'interno dei tram o cerca di adagiarsi sul divano di casa con il suo libro in mano è a noi alquanto familiare e risponde, in parte, alle esigenze legate ad una o, meglio, a più definizioni di 'lettura'. Ma è nel passaggio dal concetto di lettura a quello di critica che si mostra la patina, appena percettibile, di distinzione tra le due funzioni.
Un testo ...

Artista eclettico, impegnato, Bruno Caruso dà vita ad un’arte che riassume in sé l’elemento pragmatico e quello intimistico-astratto. Si possono citare le sue opere per comprendere questa fusione che spesso si traduce in un'osmosi tra storia sociale e cattura artistica. Il dopoguerra segna per l'artista un momento di ricognizione della condizione malinconica in cui vive l’uomo e la visione delle macerie, delle devastazioni causate dai bombardamenti diventano elementi principali su cui porre l’attenzione.
“Imponderabile e impalpabile…la memoria risiede ...

Come non immaginare in questi anni di trasformazioni tecnologiche la possibilità di veder rivoluzionate quasi tutte le nostre abitudini, quelle a cui per nulla al mondo penseremmo mai di rinunciare? E’ chiaro che non si tratta in tal caso di vedercele sottrarre, ma solo di vedere modificate la forma in cui queste fino ad ora sono state preservate.
Tra le svariate abitudini, come non pensare alla lettura nel passaggio secolare dalla carta al digitale?
Ci invita a ...