Stanza 43
Palese il riferimento al testo di Mario Lavagetto dedicato alla concezione del ruolo del critico basata sullo studio di alcuni aspetti della Recherche proustiana. Stanza 43 si riferisce, in questa sezione, al carattere voyerista del personaggio Marcel, attribuito, in senso più ampio, al critico, a colui, cioé, che, attraverso un atto proibito, viene a conoscenza di segreti. Il suo ‘osservare’ ha il sapore della clandestinità, della ricerca peccaminosa di fessure e crepe, finalizzata a far rinvenire oggetti reconditi tra scantinati, soffitte e sotterranei. E’ un atto illegittimo e, quindi, libero. Stanza 43, all’interno di biancoarte, conterrà letture e metaletture di libri, autori, operate attraverso gli occhi avidi dello scrupoloso ‘cacciatore’ di segni, di significati e di linee, lì dove il confine tra immagine e parola è talmente labile da creare repentine rotture di margini che rigide ed obsolete tradizioni hanno imposto, ostruendo il compiersi di inevitabili rapporti dialettici e spontanei tra i vari linguaggi dell’Arte.
Sarò ben lieta di essere sostenuta in questa avventura letteraria dai contributi di Studiosi (Docenti di Teoria della Letteratura,di Storia della critica letteraria, nonché di altre discipline alla Letteratura correlate appartenenti all’Università italiana e al panorama culturale non accademico).
Luigi La Rosa mi affiancherà in questo piacevole viaggio immaginario all’interno di “Stanza 43”.
Letteratura e linguaggio ‘visuale’ sarà, infatti, il nucleo di questa sezione, attraverso una Lettura scrupolosa ed eversiva, un binomio essenziale che punterà costantemente sul concetto, sempre attuale, di Stanley Fish, di ‘testo aperto’.
Sabina Corsaro
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